A nove anni dall’umiliazione toccatale per mano della Cricca del G8, La Maddalena tenta di uscire dai suoi veleni con una piccola tranche di 7 milioni di euro.
Troppo poco, si dirà, perché possa ritenersi seriamente cominciata la bonifica dell’Arsenale. Ed in effetti, davanti all’enormità delle opere da realizzare, la somma è davvero esigua, per giunta arrivata in sospetta coincidenza con l’approssimarsi delle regionali.
Ma è pur sempre un inizio: il primo, timido passo di un’isola sfiancata da decenni di amministrazioni mediocri ed incapaci. Il segnale di una comunità che nelle ultime elezioni politiche ha mostrato di voler aprire una nuova stagione.
Auguriamoci che questa prima tranche non resti una mancetta pre-elettorale e che questi soldi vengano spesi secondo criteri di vera efficienza.
Non sono ammessi più errori. La politica controlli la regolarità degli appalti ed i cittadini vigilino sullo stato di avanzamento dei lavori.
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Mai più veleni in terra di Sardegna
I colonialismi si assomigliano tutti. Identici i sistemi di occupazione e di sfruttamento. Uguali anche i silenzi, che spesso preannunciano le cattive sorprese. L’elenco dei siti candidati a ricevere le scorie radioattive sarebbe dovuto uscire da qualche settimana. Parola di Ministro. Invece, sulla cosa è calato il silenzio. Un silenzio strano, pesante, minaccioso, un silenzio che non fa presagire nulla di buono. Restiamo in guardia e teniamoci pronti.
Mai più veleni in terra di Sardegna.